S.I.C.U.L.O.

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La storia si svolge nel mitico Giardino, la cui piantina, riportata qui di seguito nella sua versione originale, era stata disegnata sul nostro Libretto:

Il nostro leggendario libretto. A sinistra la prima versione, a destra la seconda (e ultima, compilata con la macchina da scrivere):

 

                                                                         

"Nel caldo fermentare di un’estate in campagna, quattro ragazzini, fratelli e cugini tra loro, si ritrovano insieme a trascorrere le vacanze nella grande casa che i nonni hanno costruito per farne il protettivo e ameno luogo in cui la famiglia possa trovare sempre rifugio. Durante i loro giochi d’infanzia, animati da quella spensierata inventiva che solo il beneficio della prima età può permettere, fondano la S.I.C. che si perfezionerà nella S.I.C.U.L.O.

Francesco, Stefano, Lucilla e Paolo si impongono una missione: proteggere la casa, il Giardino, i valori che ne fanno parte da qualunque incursione che possa comprometterne la serenità. Seguendo la scia delle irrisolvibili rivalità tra guardie e ladri, cowboy e indiani, identificano i loro nemici nei vicini di casa apostrofati come “i burini”.

Ecco che il gioco diventa un pretesto per avventurarsi alla scoperta di quell’universo al di là dei confini conosciuti dello spazio famigliare, oltre le recinzioni che separano il loro mondo da quello abitato dagli altri ragazzi. Senza averne chiara coscienza, ma riuscendo a intravedere i punti deboli dove il muro cede, Francesco intuisce che il mondo a cui appartiene non è l’unico possibile, esiste l’altro, il diverso con le sue ragioni, con lo stesso diritto di esistere e con cui diventa inevitabile il confronto.

Immersi nel Giardino della villa dalla mattina appena alzati alla sera prima d’andare a dormire, nell’idillio bucolico costellato di oggetti domestici e alberi piantati dalle vecchie e dalle nuove generazioni, si apre il bosco fiabesco tutto da esplorare per uscirne – affrontate, le prime paure, inibizioni e perplessità – cresciuti.

Su tutto aleggia il delicato sentimento che unisce il protagonista alla villa di famiglia, ai nostalgici ricordi a cui tornare ogni volta che si ha bisogno di sentirsi a casa, tra i luoghi più cari della propria vita che sono, in fondo, sempre quelli della propria infanzia."