INTRODUZIONE
La Crociera sul
Nilo, accompagnata da un breve soggiorno al Cairo per vedere le piramidi
è sempre stata una delle esperienze che io e Francesca avremmo voluto
fare, unica eccezione di viaggio organizzato rispetto alla nostra
predilezione per i viaggi in autonomia.
Incoraggiati continuamente infatti dal nostro amico Massimo, vero cultore dell'Egitto, e spinti dal fascino che questo paese ha sempre esercitato, non fosse altro perchè si inizia a studiare la storia, da piccoli, proprio da questa civiltà, sentendo parlare di Nilo, limo, piramidi, papiri, faraoni, era chiaro che non potevamo vantarci di aver girato il mondo senza mai avre visitato questa terra.
Più volte eravamo stati sul punto di prenotare ma poi generalmente non avevamo mai trovato posto chiedendoci peraltro quanta gente si recasse annualmente in Egitto (la risposta l'avremmo ottenuta proprio in questo viaggio). Poi era arrivata Elena e quindi qualsiasi ipotesi di viaggio era tramontata fino a quando ci siamo resi conto che tutto sommato i avremmo potuto contare sull'aiuto dei nonni per poter "scappare" una settimana da soli.
E così, con quello che ritenevo un cospicuo anticipo, a fine agosto 2010 mi sono recato in agenzia per scegliere la crociera più adatta da effettuarsi la prima settimana di novembre. Avevo infatti svolto un pò di indagini e mi ero reso conto di due cose: 1) avendo solamente 7 giorni a disposizione il viaggio doveva per forza essere organizzato in modo da visitare tutte le cose che c'erano da vedere 2)organizzando in proprio la crociera (contattando cioè direttamente le navi, prenotando da noi i voli e l'albergo al Cairo) saremmo andati a spendere di più. Avevo quindi concluso che come prima esperienza introduttiva dell'Egitto il pacchetto "tutto compreso" poteva andare benissimo e che poi eventualmente saremmo potuti tornare da quelle parti in modo autonomo avendo bene in mente cosa fare.
Quello che io ritenevo un cospicuo anticipo era però una misera illusione, perchè per il periodo richiesto le crociere erano quasi tutte esaurite: perlomeno quelle che utilizzavano i voli di linea, alla faccia della crisi tanto sbandierata. Quindi, anzichè avere un vasto ventaglio di possibilità, siamo stati quasi costretti a optare per la crociera Nefertari della Francorosso, che comunque si sarebbe rivelata un'ottima scelta, benchè non particolarmente economica. Il programma di massima era il volo speciale da Roma a Luxor via Milano, l'imbarco sulla nave, la visita dei vari templi lungo il Nilo e la navigazione verso sud fino ad Aswan dove avremmo visitato anche la grande diga di Nasser e avremmo preso il volo per Abu Simbel e da qui direttamente per il Cairo dove saremmo rimasti un paio di giorni con visita alle piramidi, la sfinge e la città vecchia per poi tornare a Roma. Saremmo partiti domenica 31 ottobre e tornati la domenica successiva 7 novembre, giorno del derby circostanza la quale nel corso del viaggio mi avrebbe tenuto in ansia, ma che poi visto il risultato avrebbe completato nella maniera migliore la vacanza...
E quindi, una piovosissima mattina di fine ottobre siamo partiti da Roma con la Nesma Airlines (volo charter della Francorosso) per l'Egitto, con scalo a Malpensa. La vacanza non è cominciata sotto i migliori auspici: l'aereo è partito con due ore di ritardo e a bordo c'erano alcuni reduci dalla vacanza precedente che non erano particolarmente soddisfatti, anzi: più che reduci da una vacanza sembravano provenire da una sessione di lavori forzati. Avremmo in breve capito che molte delle persone che fanno questo tipo di vacanza sono perlopiù capaci solo di lamentarsi e di aver voglia di star sempre a questionare. Indubbiamente però l'aereo era in netto ritardo e lo scalo a Malpensa ci ha fatto perdere un'ulteriore ora, cosicchè invece delle previste 7 di sera, siamo arrivati a Luxor alle 10 passate.
Qui l'efficienza della Francorosso si è manifestata in modo limpido: siamo stati accolti dagli addetti con i voucher per la nave (solo allora abbiamo scoperto che sarebbe stata la Miss Egypt: un'altra cosa che non mi piace dei viaggi organizzati è che spesso le cose si vengono a scoprire solo all'ultimo momento), i visti per il passaporto e in pochissimi minuti siamo stati indirizzati al nostro autobus, il 67, numero che ci avrebbe accompagnato per tutta la vacanza. Purtroppo qui abbiamo perso altro tempo perchè le valigie di alcuni compagni di viaggio non si trovavano; alla fine siamo arrivati sulla nave alle 11 passate. La nave era ancorata sulla banchina del grande fiume proprio al centro di Luxor che nella notte ci è sembrata un paesone con minareti, grandi viali, molte palme e poca gente in giro, dominato da una grande ed arida montagna al di là del fiume, dove era situata la Valle dei re.. La nostra cabina, la 326, era al terzo livello: non male se non fosse stata nella parte posteriore della nave, un pò rumorosa. Ma dopo cena, consumata nel ristorante dove abbiamo conosciuto un po' meglio i nostri compagni di viaggio, eravamo talmente stanchi che non abbiamo avuto problemi ad addormentarci subito, anche considerando che la mattina dopo la sveglia era prevista alle 6 per recarci al nostro primo sito, la Valle dei Re.