Puntualissima, alle 6 ha suonato la sveglia: dopo colazione siamo saliti sul pullman dove abbiamo conosciuto quella che sarebbe stata la nostra guida per tutto il viaggio: Salahdin, un corpulento egiziano simpatico e chiacchierone.

La giornata era bellissima: il sole appena sorto, la temperatura fresca, il cielo azzurro e il Nilo blu che scorreva nella sua striscia verdissima punteggiata da case e palazzi di Luxor con sullo sfondo le aride montagne gialle della riva ovest, là dove cominciava il Sahara e dove eravamo diretti per la prima visita, quella alla Valle dei Re. Attraversato il ponte sul Nilo e passati attraverso quartieri di case in mattoni quasi tutte occupate da artigiani dell'alabastro e del basalto, con il pullman ci siamo inerpicati in breve sulla montagna fino all'ingresso della Valle dei Re, dove un insieme di negozi, il plastico del sito e il capolinea del trenino sostituivano ciò che io avevo sempre immaginato fosse lì collocato, ossia due statue colossali che invece sono da tutt'altra parte.

In gruppo abbiamo visitato la tmba di Ramsete IV, costituita da un lungo corridoio e la camera funeraria adorna di svariati dipinti multicolori, simile alle altre due tombe che poi abbiamo successivamente visitato. Gli ingressi erano collocati in ordine sparso nell'arida valle: faceva piuttosto caldo ma c'era anche un discreto venticello.