Cercando una zona balneabile della Grecia che potesse essere tranquilla anche in altissima stagione, non volendo prendere traghetti per isole, ero stato attratto dall'estrema propaggine meridionale del Peloponneso, cioè quella selvaggia regione chiamata Mani che corrisponde al dito centrale che termina con il Capo Matapan o Tenaro, il punto più a sud dell'Europa Continentale. Mi ero inoltre imbattuto in un famigerato libro scritto da un inglese (Patrick Fermor) che dopo aver combattuto a Creta aveva viaggiato a piedi per tutta la Grecia e si era stabilito proprio nel Mani, vivendo a lungo e felice: il libro, che sinceramente per lunghi tratti ho trovato noioso, mi ha tuttavia illuminato sulla poco conosciuta storia di questi luoghi, teatro fino a non molti decenni fa di guerre continue fra famiglie locali che appunto per questa loro attitudine bellicosa avevano costruito centinaia di torri su questa aspra propaggine del Monte Taigeto che si tuffa nel mar Mediterraneo. Ho scoperto durante il viaggio che questo libro ha traviato la quasi totalità dei turisti stranieri che abbiamo incontrato, che non si sarebbero mai spinti fino a quaggiù se non lo avessero letto. Comunque sia, per la settimana finale del viaggio avevo prenotato 6 notti al Lalloudes Mani Beach Hotel, con piscina e sulla spiaggia, da cui avremmo fatto base per girare nel circondario e dove siamo stati raggiunti da tutto il gruppone: in totale eravamo 17. Il luogo si è rivelato alquanto minimale e spartano, in tono con la terra che ci ospitava, ma la settimana trascorsa nel Mani rimarrà fra i miei migliori ricordi e, dopo molto tempo, ho provato il desiderio di non voler tornare a casa....