INTRODUZIONE
Quale lettore affezionato di Topolino fin dalla più tenera età, e quindi nel cuore degli anni settanta, ero rimasto sempre affascinato dalle storie in cui Zio Paperone trascinava il nipotame alla ricerca di tesori sulle Ande peruviane, incontrando ogni sorta di meraviglia naturale e archeologica.
Quando perciò, nell'inverno del 1996, Gabriele era stato a fare un master a Londra e aveva avuto fra i compagni di corso un ragazzo di Lima che lo aveva invitato ad andarlo a trovare, decidere di organizzare un viaggio in Perù per l'estate successiva, quella del 1997, è stato quasi automatico. Abbiamo così costituito il gruppo insieme con Massimo, il fratello di Gabriele (il quale era anche lui un fedele di Zio Paperone): in seguito si è aggiunto Carlo, detto Ciro. Si trattava ora di prenotare l'aereo, cosa non del tutto semplice e soprattutto costosa, e di organizzare l'itinerario.
Siamo riusciti a prenotare il volo Roma-Lima con l'Alitalia (al costo di circa 1 milione e 800 mila lire) e abbiamo stabilito un itinerario di massima con i luoghi che avremmo voluto vistare: per l'organizzazione vera e proprio ci saremmo affidati ad un'agenzia di viaggio direttamente a Lima, gestita da un'amica di Alberto, il collega di master di Gabriele.
L'itinerario prevedeva oltre a Lima, la visita a Nazca (con le sue misteriose linee), ad Arequipa (la città nel sud del paese), al lago Titicaca (a 3800 metri di altezza), in Bolivia (a La Paz e a Tihuanaco), Cuzco e Machu Picchu (volevamo provare a fare il mitico Inka Trail), Puerto Maldonado (nella giungla amazzonica) e infine una puntata al nord in un posto non meglio specificato.
Vista la nostra intenzione di andare in Amazzonia, siamo andati a fare le opportune vaccinazioni dal medico specializzato in malattie internazionali, un tipo incredibile da noi soprannominato Baffo de Fierro (sempre in onore di un amico di Zio Paperone) che ci ha fatto fare di tutto, dalla febbre gialla alle epatiti A e B alla profilassi antimalarica.
Alla fine comunque, dopo un fitto scambio di mail (mezzo allora alquanto innovativo) con Alberto, il 6 agosto siamo partiti alla volta di Lima.