Peru' - Il Lago Titicaca

La mattina dopo, con una giornata limpidissima e anche calda (a questa quota l'irraggiamento è potentissimo, quindi non appena sorge il sole la temperatura si alza anche di 25 gradi, e viceversa la sera scende rapidamente intorno allo zero), ci siamo imbarcati al porticciolo di Puno su una barca che ci avrebbe portato in giro per il lago fino all'isola di taquile, passando per le famose isole galleggianti degli Uros.

Gli Uros sono la popolazione che abita il lago Titicaca: essi vivo(eva)no in case galleggianti costruite con canne (totora) intrecciate.Le canne vengono stratificate in continuazione perchè gli strati sottostanti a contatto con l'acqua marciscono. E' molto interessante, anche se ci è rimasto il sospetto di una tradizione mantenuta ad uso e consumo dei turisti, ma poco importa, in fondo.

La cosa che ci ha impressionato è la notevole puzza di marcio che c'e' su queste isole (meglio sarebbe definirle zattere) galleggianti, e il fatto che è difficile camminarci senza perdere l'equilibrio, visto che si muovono in su e giù: è per questo che i locali stanno sempre seduti, forse.

Dopo alcune ore di navigazione (il lago Titicaca è enorme: (più di 8000 kmq) siamo arrivati all'isola di Taquile, una montagna verde che si erge dalle acque blu del lago. La navigazione è stata spettacolare: oltre l'orizzonte del lago si stagliano le Ande della Cordillera Real con i loro picchi di roccia e ghiaccio; al sole si stava benissimo e anzi abbiamo seriamente corso il rischio di ustionarci. L'aria era comunque fresca e secca: insomma, un clima ideale. Sbarcati sull'isola, siamo saliti per un sentiero (faticoso, vista la quota: eravamo a 4000 metri) fino al villaggio, in cima all'isola.

In cima all'isola c'e' il villaggio, silenzioso e illuminato dal sole fortissimo. Qua abbiamo pranzato e ci siamo riposati un pò, godendoci il panorama fenomenale che si gode da quassù...

Il contrasto di colori era veramente sensazionale: il cielo azzurro, il lago blu scuro, l'isola verdeggiante e gialla per le coltivazioni di grano. Avrei voluto passare qui molto più tempo, ma la barca ci attendeva al porticciolo per riportarci a Puno.

Tornando verso il porticciolo, l'ultima sosta per godersi questo posto meraviglioso. Certo, la giornata soleggiata ha avuto una grande parte del merito, ma in sè è un posto che vale in assoluto la pena venire a vedere. In realtà ci sono tante isole sul lago Titicaca, alcune anche con interessanti resti archeologici: probabilmente qualche giorno in più sarebbe stato opportuno dedicarlo a questa zona. Siamo tornati a Puno la sera, solita posada con il lomo fino (spettava a Ciro ordinarlo al cameriere di turno, visto che lui per primo aveva capito di cosa si trattasse), e dormita: l'indomani saremmo partiti in autobus per La Paz, Bolivia.

Siamo dunque partiti da Puno la mattina presto: per fortuna i nostri posti sull'autobus erano sul lato sinistro quindi ci siamo potuti godere il panorama del lago durante tutto il tragitto sino al confine con la Bolivia, sulla penisola di Copacabana. Qua abbiamo perso una mezz'oretta per le formalità alla frontiera e ne abbiamo approfittato per farci un paio di foto. Stavamo dunque entrando in Bolivia....

LAGO TITICACA