L'ITINERARIO

Il Pratone del Monte Gennaro è uno dei posti più suggestivi nelle immediate vicinanze di Roma: si tratta di un altopiano, a quasi 1000 metri di altezza, all'interno della catena dei monti Lucretili, coperto da un prato verdissimo cosparso di sassi dove pascola una gran quantità di animali e dove veramente sembra di stare a centinaia di chilometri dalla Capitale d'Italia.

La prima volta che lo vidi nel lontanissimo 1993, dalla cima del monte Gennaro, mi convinsi subito che qui erano state girate le mitiche scene dei mormoni del film "Lo chiamavano Trinità"; anche se poi ho scoperto che ciò non corrispondeva a verità, tale luogo ha sempre mantenuto un fascino particolare e per questo ci siamo tornati più di una volta e ancora, credo e spero, ci torneremo. E' infatti una passeggiata che può essere molto breve e poco faticosa, a seconda dell'itinerario che si sceglie per arrivarci. Esistono infatti almeno tre strade: una, la più diretta, da San Polo dei Cavalieri, un'altra, da Marcellina, per il vallone della Scarpellata e un'altra ancora partendo da Licenza, sotto il monte Guardia.

Per la verità esiste un gran numero di modi per passare di qua, nell'ambito di una rete di sentieri che percorre il parco dei Monti Lucretili molto frequentata specialmente la domenica in particolare dagli scout, e si possono creare tante combinazioni anche con la vetta del Monte Gennaro, la Torre e il monte Pellecchia o le rovine di Montefalco. In questa sezione ho riportato ovviamente le gite che ho fatto, sperando in un futuro di poterne fare molte altre, magari anche con un bivacco notturno con la tenda, idea che risale addirittura alla prima volta che con Cesare frequentammo questi luoghi...

In breve, la passeggiata (1) da San Polo dei Cavalieri comincia parcheggiando la macchina al termine della strada che dal centro del paese conduce al Monte Morra (attenzione, ce ne è anche un'altra che parte da Marcellina: è preferibile partire però da San Polo). Da qui si segue il sentiero che, abbastanza evidente e tenendo il Monte Morra sulla sinistra, prima scavalla una collinetta boscosa, poi attraversa un tratto più scoperto e poi rientra nel bosco, seguendo quello che appare come il greto sassoso di un torrente. Ad un certo punto, nel mezzo del bosco, si arriva ad un bivio (segnalato) dove bisogna girare a sinistra e, in 10 minuti, si sbuca sul pratone. Questa passeggiata è praticamente in piano (a parte qualche normale saliscendi) ed è molto breve. Dal pratone si può salire sulla vetta (ben visibile da quassù) in circa mezz'ora/45 minuti: il sentiero non è molto ben segnato ma in linea di massima parte dal versante opposto rispetto al quale si è sbucati sul pratone. Una volta trovato il sentiero comunque lo si segue abbastanza facilmente: si attraversa il bosco, intervallato da alcune radure, per poi salire rapidamente alla pietraia sommitale fino in cima (quest'ultima parte è un pò più dura).

La strada che percorre il vallone della Scarpellata (2) è molto più lunga e parte da un piazzaletto che si raggiunge lasciando la strada statale, poco prima di Marcellina, e imboccando sulla sinistra una stradina sterrata. Da qui parte il sentiero che sale ripidamente lungo la montagna e dentro una valletta, fino ad arrivare ad un bivio: qui, se si prosegue sulla sinistra si arriva in cima al Monte Gennaro, se invece si piega a destra, attraversato un bosco di faggi secolari (spettacolari) si sbuca nel pratone dalla parte opposta rispetto all'altra passeggiata. Inutile dire che una combinazione delle due passeggiate è una soluzione eccellente.....

 

IN SINTESI, PER IL PRATONE:

DURATA: Passeggiata 1: un'ora e un quarto andata, altrettanto al ritorno. Passeggiata 2: tre ore per salire, due e mezza per scendere. Per la vetta, dal pratone ci si mettono circa 40 minuti, anche se ci sono varie strade da seguire.

DIFFICOLTA': facilissima la prima, facile la seconda.

LUNGHEZZA: 6km la prima, 8 km la seconda.

DISLIVELLO COMPLESSIVO: La prima praticamente è in piano: circa 200 metri complessivi; la seconda 1400 metri.

IL PERIODO: tutto l'anno, a meno che non ci sia la neve.