RISERVA NATURALE DI MONTE MARIO
La Riserva Naturale di Monte Mario potenzialmente è uno dei parchi urbani più belli del mondo: al centro di Roma, con viste spettacolari sulla medesima, con tanti ambienti naturali differenti ed affascinanti, un'atmosfera tale per cui sembra di essere distanti centinaia di chilometri dalla città, una rete di sentieri talmente lunga che permette di trascorrerci intere giornate. Purtroppo, senza nulla togliere alla bellezza di tutto quanto elencato, una sola parola esprime meglio di qualunque altra la caratteristica principale del parco: degrado. Da quando fu istituito e risistemato, più di 25 anni fa, non è mai stata fatta una manutenzione degna di questo nome o una pulizia seppur sommaria e parziale: staccionate divelte, cestini di rifiuti stracolmi, abusivismo, baraccopoli (specialmente - incredibile dictu - alle spalle del tribunale), sentieri devastati e via discorrendo. Roma Natura, l'ente gestore, che pure ha la sua sede all'interno del parco, nella spettacolare Villa Mazzanti, non è in grado evidentemente di assolvere al proprio ruolo, nonostante i sentieri siano addirittura censiti e numerati dal CAI. Ed è un peccato mortale, perchè Monte Mario è veramente uno dei posti dove vale la pena andare a passeggiare almeno una volta nella vita. Si estende sulla collina alla destra del Tevere partendo da via dei Colli della Farnesina a nord, con il Cimitero Militare Francese in cima ad un poggio, prosegue per la valle del Farneto, la riserva integrale fino alla Madonnina del Don Orione e, attraversato dal K2 (al secolo via De Amicis) si estende verso il suo punto più alto dove ci sono Villa Stuart e l'Osservatorio Astronomico con la vicina, sensazionale terrazza dello Zodiaco. Proprio allo Zodiaco dove il ristorante, uno dei più spettacolari di Roma, è chiuso da anni per fallimento, degna metafora della situazione generale del parco.
Ma a dispetto di tutto quanto di male si possa dire sulla situazione del parco, ritengo che sia comunque uno dei posti in assoluto più belli dove venire a farsi una passeggiata: per me poi che abito a 200 metri dall'ingresso dietro al centro Don Orione, è una vera salvezza nei casi in cui le gambe reclamino la passeggiata senza preavviso.
E così ormai da qualche anno ho preso ad esplorarlo in lungo e in largo, addentrandomi nei sentieri battuti e cercandone di non battuti, attento a schivare i mountain-bikers che qui hanno trovato giustamente un'esaltante palestra. Innumerevoli quindi sono le passeggiate che ho fatto (in compagnia o più frequentemente, da solo), nelle zone del parco che possono sommariamente distinguersi in zona nord (Anello della Farnesina, intorno al Cimitero Militare Francese), zona centrale (da Farneto al K2 passano per la riserva integrale: una rete di sentieri che percorre la vallata e la collina coperta da un fitto bosco che sovrasta lo stadio Olimpico e che culmina con la Madonnina e il Don Orione), e zona meridionale (dal K2 fino all'Osservatorio, passando per il Belvedere sopra Villa Madama, percorrendo una nuova vallata verso Villa Stuart e il sentiero a picco sul Foro Italico). Il tutto unito da un unico, lungo sentiero che ha (avrebbe) un'appendice fino alla base della Panoramica con un percorso inaugurato nel 2018 e già nel 2021 completamente avvolto da frasche e rovi e circondato da tende e accampamenti vari.
In attesa e nella speranza che prima o poi la cura del parco non sia più demandata esclusivamente ad un manipolo di volontari ma alle istituzioni preposte con l'attenzione che merita, consiglio comunque a tutti di andare a vedere di persona quanto sia meraviglioso quest'angolo di Roma.