GLI ITINERARI

Il Gran Sasso è la più alta montagna dell'Appennino: il Corno Grande, la sua vetta principale, tocca i 2912 metri ed è circondata da una serie di altre montagne che fanno parte del massiccio, che si estende da ovest ad est con i monti San Franco, Ienca, Corvo, Pizzo di Intermesoli, Corno Piccolo, Brancastello, Prena e Camicia, che hanno un'altezza  compresa fra i 2200 e i 2650 metri di altezza. Intorno a queste montagne ci sono i due versanti principali: quello a sud con Campo Imperatore, brullo e assolato e quello a nord, verso Teramo, ricoperto di boschi.

Si capisce quindi che non basta una sola gita per esplorare tutto questo territorio che da qualche anno fra l'altro è diventato parco nazionale.

Nella cartina seguente sono riportati i quattro itinerari che abbiamo fatto nel corso degli anni: quasi tutti, a parte quello che conduce direttamente alla vetta da Campo Imperatore, richiedono il pernottamento in tenda, mentre per la classica salita al Corno Grande ci vogliono all'incirca otto ore complessivamente.

Il primo itinerario, del 1993 (linea gialla), era addirittura di tre giorni, considerando che un'intera giornata era dedicata alla "conquista" della vetta dal versante teramano. Purtroppo di questa che è stata una delle primissime gite fatte con Cesare non c'e' alcuna documentazione fotografica e soprattutto non siamo riusciti ad arrivare in cima perchè ad un certo punto mi sono spaventato a causa del tratto di sentiero molto esposto. Per arrivare in vetta abbiamo dovuto aspettare ben 8 anni: il 16 ottobre del 2001 (itinerario blu) finalmente siamo arrivati in cima direttamente da Campo Imperatore e ci siamo ripetuti nel luglio del 2004 e del 2006, dopo che a settembre 2003 eravamo quasi arrivati quando siamo stati fermati dalla neve che ostruiva il sentiero.

Fra la prima gita e la conquista della vetta abbiamo effettuato altri due percorsi, semplicemente meravigliosi, nel settembre del 1999 e nel settembre del 2000, che ci hanno permesso di visitare tutta la zona ad ovest del Corno Grande (itinerari rosso e verde). Per l'itinerario del 2000 abbiamo lasciato le macchine in due punti diversi cosicchè abbiamo compiuto una traversata, dal passo delle Capannelle a Pietra Camela, piantando la tenda a oltre 2200 metri di quota.

E' da tenere presente che la buona stagione sul Gran Sasso di norma dura poco: per pensare di dormire in tenda non si dovrebbe mai considerare di poterlo fare oltre la fine di settembre: probabilmente il periodo ideale è inizio luglio (anche se può fare molto caldo) e inizio settembre (quando i boschi cominciano a colorarsi di giallo e di rosso).

Da Roma si arriva facilmente ai punti di partenza delle varie gite: per Campo Imperatore si prende l'A24 Roma-Teramo, si esce ad Assergi e dopo una ventina di km si arriva all'albergo Campo Imperatore: un'alternativa è prendere la funivia a Fonte cerreto, a tre km dal casello dell'autostrada. In totale ci vogliono un paio d'ore. Per Passo Capannelle  si esce dall'A24 ad Aquila ovest e si prende la strada statale 80 L'Aquila-Teramo: dopo 25 km si arriva al passo. Per arrivare a Pietracamela ci vogliono altri 40 minuti, sempre lungo la stessa strada. Alternativamente, si può arrivare a Pietracamela uscendo dall'A24 a Colledara, dopo il tunnel e passando per Montorio al Vomano: ma forse è più lunga.

I vari percorsi sono molto semplici: solamente lungo i fianchi del Corno Grande il sentiero è un pò esposto e molto ripido (in alcuni punti ci si aiuta con le mani), ma per il resto è tutto molto ben tracciato dai segnali del CAI e con una mappa IGM è praticamente impossibile perdersi: è successo solo a noi nel 1999....

In generale qualsiasi gita sul Gran Sasso è un'esperienza eccezionale: la montagna sembra un pezzo di Dolomiti trasportato a pochi chilometri da Roma e offre dei paesaggi semplicemente mozzafiato, che vanno dal mar Tirreno all'Adriatico dominando tutte le principali montagne dell'Appennino centrale.

In teoria essendo parco nazionale il campeggio libero sarebbe probabilmente vietato: noi abbiamo sempre campeggiato ad alta quota e naturalmente prestando la massima attenzione all'ecologia. Non abbiamo mai acceso fuochi e abbiamo avuto sempre il massimo rispetto per questi posti meravigliosi. Chi fra l'altro non apprezzasse troppo la tenda, esistono svariati rifugi (Panepucci al M. S. Franco, Garibaldi, Duca degli Abruzzi, Franchetti sui versanti del Corno Grande) dove si può dormire e cucinare, richiedendo le chiavi al CAI dell'Aquila.

Di seguito sono reportati i resoconti per le gite fatte da noi: naturalmente ci sono una quantità di percorsi e varianti tutte bellissime e sui quali si può trovare un buon numero di pubblicazioni e siti internet. Dovrebbero essere sufficienti anche al più pigro per convincersi a provare almeno una volta l'ebbrezza di una gita da queste parti....

 

IN SINTESI

LA VETTA DA CAMPO IMPERATORE (via classica, sentiero CAI n. 3, giallorosso)

DURATA: 8 ore andata e ritorno (4 h + 1h + 3 h), andando con calma.

DIFFICOLTA': facile: alcuni tratti sono molto ripidi e faticosi (specialmente quando si percorre il ghiaione) e verso la fine ci sono dei punti un pò esposti non adatti a chi soffre di vertigini. Inoltre l'ultimo tratto è estremamente ripido e capita di doversi aiutare anche con le mani. Ma la conquista della vetta ripaga di ogni fatica, specialmente constatando quali sono le altre vie per arrivarci (alpinistiche).

LUNGHEZZA: circa 7 chilometri

DISLIVELLO COMPLESSIVO: 800 metri circa

IL PERIODO: da luglio a settembre

 

IL PERIPLO DEI DUE CORNI E LA SALITA ALLA VETTA DAL FRANCHETTI

DURATA: 3 giorni.

DIFFICOLTA': facile in generale: tutti i sentieri sono segnati. L'unico problema è il tratto fra la sella dei due corni e il raccordo con il sentiero per la vetta del Corno Grande, costituito da roccette molto esposte e non adatte a chi non è abituato. Se è chiusa la seggiovia di Prati di Tivo poi il tratto fino alla Madonnina è molto faticoso....

LUNGHEZZA: circa 20 chilometri

DISLIVELLO COMPLESSIVO: 2000 metri circa

IL PERIODO: da luglio a settembre

 

IL PERIPLO DEL PIZZO INTERMESOLI DA PIETRACAMELA

DURATA: 2 giorni.

DIFFICOLTA': facile in generale: tutti i sentieri sono segnati. L'unico vero problema è il sentiero che riconduce alla valle del Rio Arno, perfettamente segnato fino ad una radura dove poi scompare del tutto: a causa di ciò ci siamo miseramente persi. Bisogna esplorare attentamente il perimetro della radura per ritrovare il segnale! Il tratto che sale alla Sella dei Grilli dalle cascate di Rio Arno è abbastanza faticoso.

LUNGHEZZA: circa 15 chilometri

DISLIVELLO COMPLESSIVO: 1400 metri circa

IL PERIODO: da luglio a settembre

 

LA TRAVERSATA PASSO CAPANNELLE-PIETRACAMELA

DURATA: 2 giorni.

DIFFICOLTA': facile in generale: quasi tutti i sentieri sono segnati, e quando non lo sono si intuisce facilmente dove occorre andare (vedi però la nota all'itinerario precedente).

LUNGHEZZA: circa 20 chilometri

DISLIVELLO COMPLESSIVO: 1700 metri circa

IL PERIODO: da luglio a settembre