GLI ITINERARI
Il
Monte Viglio è, con i suoi 2156 metri, la seconda vetta del Lazio dopo il
Terminillo ed è la cima principale dei monti Cantari, fra i Simbruini (la cui
massima cima è il Monte Cotento, 2014 metri) e gli Ernici (Pizzo Deta, 2051).
Sorge sul confine fra il Lazio e l'Abruzzo, e il versante orientale è una parete
rocciosa piuttosto imponente a picco sulla Val Roveto, all'altezza di Civitella
Roveto. Ad ovest invece ci sono Filettino e Campo Staffi, in direzione del parco
dei Monti Simbruini.
Si può salire in cima sia partendo da Serra Sant'Antonio (il valico a 1610 metri dove passa, sul confine fra Lazio e Abruzzo, la strada che dagli Altipiani di Arcinazzo porta alla Valle Roveto, a Capistrello) sia partendo dal versante orientale, inerpicandosi da Meta, un paesino proprio sopra Civitella Roveto.
Nel primo caso la passeggiata è bellissima, quasi sempre in cresta, con un dislivello di circa 500 metri; nel secondo invece si tratta di una faticosa salita da Meta (o da dove si riesce a parcheggiare lungo la strada sterrata che porta al rifugio Cerasoli) fino alla sella e poi in cresta, dalla parte opposta, fino in cima.
Da Roma si prende l'autostrada per Napoli, si esce ad Anagni e via Piglio si raggiungono gli Altipiani di Arcinazzo e, prendendo la direzione Trevi-Filettino, si arriva a Serra Sant'Antonio: sulla sinistra si vede la strada asfaltata che conduce a Campo Staffi, mentre sulla destra, proprio di fronte, parte una carrareccia molto ben indicata all'inizio della quale si può lasciare la macchina. Dopo venti metri c'e' una prima biforcazione: si prende sulla destra (tralasciando il sentiero che a sinistra scende visibilmente) e si prosegue pressochè in piano sulla carrareccia in mezzo al bosco: dopo circa venti minuti si perviene alla Fonte della Moscosa, dove la carrareccia finisce. Qui, oltre ai fontanili più in basso a destra, c'è un segnale dove con delle frecce di legno rosse sono indicati i vari sentieri: si prende quello che sale sulla sinistra che attraversa prima un valloncello, poi un pianoro verde popolato di animali e, dopo aver ancora attraversato il bosco, conduce in un'altra mezz'ora ad un belvedere sulla cresta ove c'è una statua della Madonna, che domina Civitella Roveto: da qui il panorama è bellissimo. Si prosegue adesso lungo la cresta (il sentiero è sempre ben indicato con segnali biancorossi), dopo un pò termina il bosco e si sale lungo il pendio erboso fino ad arrivare alle prime rocce, da cui si ha un panorama eccezionale sulle due valli e la piana del Fucino in lontananza. Si prosegue sempre lungo la cresta e, tenendo a sinistra lo strapiombo verso la Val Roveto, si arriva alle vette dei Cantari (2100 metri) da cui si vede la cima del Viglio, con la croce sopra e con uno sperone roccioso subito prima: è il cosiddetto Gendarme, che si può attraversare mediante un canalino (dove ci si deve aiutare con le mani) oppure aggirare con un sentiero sulla destra per poi, in 10 minuti, arrivare in vetta al Viglio (tempo totale 2 ore e mezza) da cui il panorama è meraviglioso, dalla Majella, agli Ernici ai monti Lepini, ai Simbruini, al Velino e, nelle giornate limpide, verso il mare, addirittura il Circeo. Il ritorno si fa per la stessa strada, in due ore.
Per la salita dal versante orientale, si deve arrivare ad Avezzano con l'A25 e da qui prendere la superstrada per Sora: si esce a Civitella Roveto e si prosegue per una stradina che conduce a Meta, quattro case a 1050 metri di altezza. Qui parte una sterrata che serpeggiando risale il costone boscoso della montagna sino al Rifugio Cerasoli, a 1600 metri di altezza. Si può lasciare la macchina a Meta e imboccare il sentiero che si inerpica per il bosco, raggiunge il rifugio e da lì, in 10 minuti, arriva ad una selletta dove il bosco finisce. Si prosegue poi in cresta, sulla destra, fino ad arrivare alla piccola conca proprio sulla cima del Viglio: questa strada è più breve ma molto più ripida e, se si parte da Meta, il dislivello è non indifferente. In più, parere personale, la passeggiata è meno variegata e bella di quella da Serra Sant'Antonio.
In generale, il problema fondamentale è la distanza da Roma, o meglio la distanza dalle autostrade: per arrivare sia a Serra Sant'Antonio sia a Civitella Roveto ci vuole almeno un'ora e mezzo.
IN SINTESI
DURATA: Da Serra Sant'Antonio 5 ore (due ore e quaranta per salire, due ore abbondanti per scendere) più la pausa in vetta per il pranzo. Da Meta molto meno, specialmente se si parte dal Rifugio Cerasoli. Comunque, circa 3,5 ore complessive.
DIFFICOLTA': Facili entrambe le strade: se si attraversa il Gendarme c'è un passaggio di I grado.
LUNGHEZZA: circa 12 chilometri da Serra Sant'Antonio, 10 km da Meta (molto meno se si parte dal Rifugio Cerasoli).
DISLIVELLO COMPLESSIVO: 550 metri da Serra Sant'Antonio, 1000 da Meta, 600 dal Rifugio Cerasoli
IL PERIODO: da aprile a novembre.