INTRODUZIONE

Erano tanti anni che la Patagonia era una delle mie mete più agognate: il Cerro Torre, il ghiacciaio Perito Moreno, i fiordi cileni, la Terra del Fuoco, Capo Horn erano destinazioni che da sempre avrei voluto raggiungere. Infatti qui c'e' tutto quello che io cerco di più in un viaggio: la natura, le passeggiate, la montagna, il fatto di raggiungere luoghi estremi (qua si autodefiniscono "La Fin du Mundo", anche se sinceramente non si prova questa sensazione, specialmente ad Ushuaia...

Avevo pronto  l'itinerario dal lontano 2001, quando poi non se ne era fatto nulla per vari motivi: per cui, si è trattato solamente di trovare un compagno di viaggio (la mia Signora non poteva) e di mettere in pratica i preparativi.

Siamo dunque partiti in due: io e Massimo, saggia e sportiva persona.

Per cui, prenotati gli aerei ad ottobre e scritte un pò di mail ad alberghi del luogo per prenotare almeno la prima settimana (quando la nostra collocazione era abbastanza certa), abbiamo stabilito di ignorare Buenos Aires (scalo obbligato in Argentina) perlomeno all'andata e dirigerci direttamente giù in Patagonia, a El Calafate: avremmo passato una settimana circa fra qui e El Chalten (dove si trovano i Monti Fitz Roy e Cerro Torre e dove avremmo fatto, tempo permettendo, ampie passeggiate) per poi trasferirci in Cile a Puerto Natales (per visitare il parco delle Torres del Paine), indi Punta Arenas (sullo stretto di Magellano) e da lì in Terra del Fuoco, fino ad Ushuaia, passando possibilmente per Capo Horn. Purtroppo quest'ultimo può essere raggiunto solamente per mezzo di una costosissima crociera cui, all'ultimo, abbiamo rinunziato per ragioni più che altro morali. E quindi siamo arrivati ad Ushuaia in pulmann: meno leggendario ma più confacente al nostro spirito e al nostro portafoglio...