LA STRADA E LA MACCHINA

LA STRADA

SENO OTWAY

PUNTA ARENAS

FORTE BULNES

PUNTA ARENAS

Abbiamo impiegato circa due ore ad arrivare al bivio per il Seno Otway, dove una strada sterrata sulla destra si staccava dalla Ruta 9 immediatamente prima di un posto di controllo fisso della polizia (sono molto frequenti da queste parti). Non c'era molto traffico, e il panorama è piuttosto piatto, costellato di estancias dove gli animali pascolano tranquilli..

...vedi sopra...

Dopo circa 30 km di strada sterrata siamo arrivati alla riserva, in riva al mare. C'e' un percorso obbligato su passerelle di legno mediante il quale si percorre la zona popolata dai pinguini di Magellano, una razza subantartica che in questo periodo sta allevando i piccoli che sono nati da qualche tempo. I pinguini tornano ogni anno nello stesso posto, e possono vivere fino a 20 anni.

Punta Arenas è, in confronto a quelle che abbiamo visto fino ad ora, una "grande" città, sempre con strade perpendicolari e case basse. Qui c'e' pure un gran traffico. Siamo arrivati all'ora di pranzo, abbiamo preso possesso della stanza all'hostal Cordillera (carinissimo) e poi abbiamo fatto un giro per la città. Dovevamo ancora dirimere l'importante questione di Capo Horn, ma qua ci hanno definitivamente detto che non è possibile arrivarci senza la costosissima crociera. Allora abbiamo comprato il biglietto dell'autobus per Ushuaia per il giorno dopo (12 ore di pullmann: SIGH) e ce ne siamo andati a pranzo in una bettola fumosa e poco raccomandabile. Dopodichè abbiamo ripreso la macchina e abbiamo cominciato ad andare a sud, verso il punto più meridionale del continente americano. Appena fuori città, abbiamo incontrato questo relitto, uno dei tanti del canale di Magellano

Proprio alla fine della strada (più a sud non si poteva arrivare: al capo si arriva solo a piedi, con 2 giorni di marcia) c'e' Forte Bulnes, cioè la fortificazione mediante la quale il Cile aveva preso possesso e controllava lo Stretto di Magellano. Questo è veramente un posto bellissimo, in posizione dominante sullo stretto con di fronte la Terra del Fuoco e le creste frastagliate delle isole cilene, ultimissima propaggine delle Ande prima di Capo Horn. Il forte è in perfette condizioni (l'avranno restaurato, suppongo) ed è valsa veramente la pena farci un salto.

Tornando in città, abbiamo fotografato uno dei tanti rimessaggi di pescherecci della zona. L'atmosfera era bellissima, al tramonto e con il bel tempo. Non avevamo proprio l'impressione di trovarci quasi alla fine del mondo. La sera siamo andati a cena in uno dei migliori ristoranti di Punta Arenas, vicino al porto e poi, dopo aver riconsegnato la macchina e dato una controllata ad internet, ce ne siamo andati a dormire in vista dell'alzataccia del giorno dopo.