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NEW YORK

 
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IL GUGGENHEIM MUSEUM

Oggi, 20 luglio, il clima è decisamente migliore: fa sempre caldo ma il cielo è più terso e l'umidità notevolmente inferiore. Saggiamente, facciamo colazione al bar dell'albergo: meno gente, più scelta, più economica. Non c'e' niente da fare: qui le fregature sono sempre dietro l'angolo e quando si sceglie cosa e soprattutto dove mangiare bisogna stare in guardia. Prendiamo l'autobus scoperto stavolta verso nord, cioè verso Central Park, Harlem e il Guggenheim Museum. Dopo un'oretta in autobus, da cui abbiamo visto Columbus Circle, l'ultima casa di John Lennon, la Columbia University, il monumento a Grant (una sorta di tempio in un parco in riva all'Hudson, abbastanza suggestivo) e Harlem (che è cambiato veramente tantissimo rispetto a qualche anno fa: adesso sembra un tranquillo quartiere di periferia con case basse e un'aria serena) scendiamo al Guggenheim e smettiamo così di fare i giapponesi. Il Guggenheim è un edificio molto interessante, anche se le mostre che vi sono esposte non sono un granchè...

 

Il giorno successivo, 21 luglio, l'abbiamo dedicato alla visita del MOMA, proprio vicino al nostro albergo, e ad un giretto per negozi. Il tempo è molto migliorato e non fa più il caldo soffocante cui eravamo stati abituati. La sera poi, siamo andati a trovare Rosanna e Alessandro che vivono con i loro due bambini nel New Jersey, in una casetta di legno che sembra essere uscita dal film "Truman Show": siamo andati in treno, partendo da Pennsilvanya Station (la furba Rosanna ci ha dato appuntamento nella tranquilla Times Square. così è stato semplicissimo trovarsi subito) e poi Alessandro, dopo una sapiente grigliata, ci ha riaccompagnato in albergo.

E infine, all'alba del 22 luglio, un tassì ci ha riportato all'aeroporto JFK dove alle 8.30 ci aspetta l'aereo della Song per san Francisco e dove per quanto mi riguarda comincerà la "mia" vera vacanza in America....