TAHITI
Tahiti č per moltissimi sinonimo stesso di Polinesia. Per la veritą noi ci siamo andati solo ed unicamente perchč ci serviva come scalo per l'Isola di Pasqua, altrimenti non vi avremmo assolutamente messo piede. Ed in effetti in sč il posto č alquanto deludente: a parte i celebri costi esorbitanti della polinesia francese, l'isola č in se piuttosto bruttarella, specialmente poi se si č reduci da Aitutaki. Papeete poi, la capitale, č un posto incredibilmente caotico, sporco e inquinato: niente a che vedere con la cittadina tranquilla con le case di legno e l'atmosfera tropicale che uno si potrebbe aspettare. Per la veritą. il nostro albergo, l'Intercontinental Resort, a due chilometri oltre l'aereoporto di Faaa, era eccezionalmente bello (piscine di sabbia, palme, lusso sfrenato), ma purtroppo era tutto finto...per non parlare del fatto che il personale parlava solo francese, ma questa č un'altra storia....
Comunque, degli aspetti positivi ci sono sicuramente stati, come il fatto stesso di trovarsi in un posto cosģ leggendario, la gita a Moreea, la bellissima isola confinante dove abbiamo anche affittato la macchina (una Panda!), oppure la birra artigianale di un bar del porto.
Siamo stati qui in totale tre giorni, a cavallo del viaggio all'Isola di Pasqua: arrivati come al solito alle 3 di notte da Rarotonga ci siamo riposati in hotel la mattina del primo giorno e abbiamo visitato Papeete il pomeriggio, partendo poi la sera. Quando siamo tornati dall'isola di Pasqua, il primo giorno abbiamo fatto un giro organizzato dell'isola (compreso il museo di Goguin) piuttosto deludente, anche per il maltempo, e l'ultimo giorno invece la gita a Moreea, molto positiva.
Per accedere alla fotocronaca (eh eh) basta premere il pulsante qui sotto.