Il Peppe Day - La Storia

 

INDICE

 

ANNI NOVANTA

  ANNI DUEMILA   ANNI DIECI

GLI ALBORI

L’ormai mitico torneo che si disputa ogni anno nel giorno del Protomartire affonda le sue radici nelle brume degli anni ’70.  In quegli anni i giovani virgulti delle famiglie Stinco / Innocenti / Tarasca mal si adattavano alla mattinata casalinga post-natalizia, appesantita dai vizi trimalcionici dei banchetti ammanniti dalle sorelle Silvestri in occasione delle feste. 

Le energie represse trovavano quindi sfogo in una memorabile partita di calcio, generalmente disputata la mattina del 26 Dicembre, con palloni in plastica morbida (i famosi SuperTele o i più raffinati Santos) che schizzavano sull’asfalto del piazzale antistante la Pretura di Roma, tra pozze d’acqua, rigonfiamenti e crepe traditrici, con borse e magliette che segnavano i pali. 

Occasionalmente la partita era stata disputata su campi più nobili (si ricorda una edizione al Parco dei Daini e una pomeridiana, inarrivabile, a Villa Pamphilj con la partecipazione eccezionale di Luigi Tarasca tra i pali e Dionisio Innocenti in attacco), ma la struttura standard rimase per anni quella di una partita secca tra cugini su campo d’asfalto.

Ai primi trascorsi semileggendari segue un periodo di buio cronachistico, dovuto al progressivo sfilacciamento della passione calcistica dei cugini e alla dispersione abitativa degli stessi.  La tradizione viene comunque rinverdita sul finire degli anni ottanta grazie alla passione del titolare del torneo, Giuseppe (Peppe) Stinco, che innesca di nuovo il cimento antipanettonico facendo leva sul nuovo fenomeno, in ascesa in quel periodo, del “calcetto”.

Il calcetto era peraltro nato proprio nel cortile della scuola Marcantonio Colonna in Prati, frequentato dalla maggior parte dei protagonisti: non era affatto nato, come la letteratura ufficiale e di partito afferma, sui campi da tennis del leccatissimo circolo Parioli: il Peppe Day viene ad assumere in questo modo un ruolo di primissimo piano nella storia stessa di questo sport sempre più popolare. 

Le squadre di piccoli numeri hanno finalmente trovato una ragion d’essere e Roma si è riempita di strutture atte alle partite, e Peppe può cominciare le convocazioni per quella che rimane ancora una comptizione di stampo familiare.

Si succedono cronache alternativamente epiche e picaresche (basti ricordare la partecipazione di Maurizio Mellina vestito con i Jeans, camicia e scarpe da città), mentre un numero ristretto di aficionados comincia a gravitare intorno all’evento con una certa costanza.  Tra i nuovi adepti ricordiamo Stefano Ebner, tornante rapido e sgusciante, Carlo Tondelli detto Ciro Quadretti o anche CiroVini, Cirotep o addirittura Il Cartone, centravanti di sfondamento, Francesco Pizzirani, punta in rapida crescita (in realtà agli albori  tale fulgido calciatore si schierava fra i pali con risultati ben più apprezzabili) che sarebbe poi diventato noto ai più come Il Decano, e Federico Braguglia, colui che negli anni della scuola aveva dato prova di essere fornito delle migliori basi tecniche, poi frustrate da una serie continuata di infortuni veri o presunti.  In questo periodo gli scontri si tengono al circolo “La Mirage” a Tor di Quinto.

 

GLI ANNI NOVANTA

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GLI ALBORI

  ANNI DUEMILA   ANNI DIECI

 

E' negli anni '90 che il Peppedei esplode in tutta la sua carica agonistica ed emotiva, i cui riflessi si sono potuti rintracciare a distanza di anni, tramandati per mezzo della tradizione orale e che hanno consentito una seppur parziale ricostruzione dell'epica vicenda. Ma andiamo con ordine:

 

A.D. 1991

Si rammenta una partita al Circolo della Stampa, con la prima partecipazione di Carlo “Cirovini”.

A.D. 1992

Si narra di una epica partita di due ore, al Circolo La Mirage, conclusa in parità con larghi punteggi (si favoleggia di 11 goal di “Cirovini”, favola alimentata da lui medesimo, si capisce).

A.D. 1993

Negli anni successivi l’aumentato numero di partecipanti impone una diversa organizzazione, con un mini torneo a girone di tre squadre. La prima edizione così articolata si svolse nel 1993 al circolo La Mirage . Le cronache di Cirotep riportano una sconfitta e una vittoria, non si ha traccia della composizione delle squadre né della classifica finale. Si fa appello a chiunque serbi memoria di questi eventi lontani nel tempo di farsi vivo con il webmaster.

A.D. 1994

Mancano fonti certe per l’edizione di quest’anno, che rimane avvolta nella bruma dell’oblio.

A.D. 1995

L’avvenimento più significativo della edizione 1995 è la convocazione insperata del pilastro del calcio italo-irlandese, il Trapattoni del Marcantonio, mister Chris Kierans, con più di 20 maratone corse, che esordisce con la decoubertiniana asserzione che “non importa come si vince, l’importante è vincere”.  Purtroppo la convinzione e la presenza in squadra di Alex “Francobaresi” Cacciatori (sempre di estrazione marcantoniana) non bastano ad assicurare la prima vittoria in torneo alla squadra di Chris, disarcionata dalla ben affiatata squadra paperopolese dei marcantoniani del 1968/69.

Ultima edizione a tre squadre del Torneo, tenuta a La Mirage, nobilitata come abbiamo detto dalla presenza di Chris Kierans e dalla assenza di Ciro Vini (a suo dire in Germania); contrariamente alla tradizione, il tempo è meteorologicamente molto ostile con pioggia, freddo e vento: naturalmente tale circostanza non scalfisce in alcun modo l'ardore agonistico dei partecipanti, che si danno battaglia come al solito.

Vince la squadra marcantoniana del 1969 (Gabriele Stinco, Francesco (il futuro Decano) Pizzirani, Federico (Fred) Braguglia, Gianfrancesco (Gianfra) Vecchio, Francesco (Ciccio) Bonatti, Marco (Mario) De Gaetani), scavalcando la squadra Chris-sica; l’irlandese medita la vendetta per l’anno successivo.

 

A.D. 1996

Il Peppedei è ormai un appuntamento agognato cui converge il perpetuato anelito dei partecipanti a tal punto che, a causa di una crisi di astinenza dei suddetti, ne viene addirittura indetto uno straordinario.

Siamo in primavera, e la sera dell'11 aprile, colto a pretesto il festeggiamento per la fine della leva militare di colui che poi diventerà meglio noto come Il Decano, viene organizzata al "La Mirage" di Tor di Quinto una partita secca fra due agguerrite compagini (fra i partecipanti, Il Decano, Gabriele, Ciro Quadretti, Peppe, Marco De Gaetani, Antonio Avorio e altri) seguita da pantagruelica  mangiata alla pizzeria del circolo.

Ma l'evento centrale rimane sempre il Peppedei originale, quello natalizio: difatti il fumigante Chris prometteva vendetta per l’evento successivo, avendo cominciato la campagna acquisti sin dal 1° Gennaio ’96 (corrono voci che Manfredonia abbia rifiutato per precedenti impegni).  Fatto sta che la prima edizione a 4 squadre del torneo, disputata il 26 Dicembre del 1996 è appannaggio del diabolico irlandese e della sua squadra di giovani speranze e vecchie glorie. 

Il torneo viene strutturato in due semifinali parallele, e due finali a seguire (1°-2° e 3°-4° posto).  Il torneo si tiene al Circolo della Stampa, con il ritorno di  Carlo “Cirovini”.

Le fonti principali (Maximus Diaconus e lo scriba Cirotep) divergono a riguardo la composizione delle squadre, più canoniche quelle rammentate da Maximus e alquanto mescolate quelle annotate dallo scriba (secondo Cirotep la squadra di Ciro annovera Andrea Tondelli, Peppe, Giorgio, Mario).

Comunque certa è la vittoria della squadra allestita dal DeCoubertin d’Ibernia, comprendente i personaggi che incontreremo costantemente nelle cronache del torneo: Chris Kierans, Alex Cacciatori, Paolo e Ruggero Brichetto, Filippo Rossi Merighi, Gianni Zaccagnini.

La squadra familiare Stinco/Innocenti conclude mestamente al 4° posto, addirittura dietro alla squadra allestita dal Ciro Vini.  Ciò vale peraltro a far dormire sugli allori il condottiero dell’Eire, che si ripresenterà l’anno successivo, il 1997, sul nuovo terreno del Circolo della Stampa con la stessa squadra pregustando il bis.

 

A.D. 1997

Edizione straordinaria del torneo, con ben sei squadre in campo, confermato al Circolo della Stampa, ormai sede canonica dell’avvenimento.

La struttura del torneo è la seguente: due gironi, classifica delle squadre per girone, tre finali (1° contro 1°, 2° contro 2°, 3° contro 3°); la più imponente edizione ricordata nelle cronache.

Il primo girone comprende la squadra di Chris, quella di Andrea Tondelli (Claudio, Federico, Ciccio, Roberto), e quella di Max (Lorenzo, Stefano, Adolfo, Portiere anonimo).

Il secondo girone vede confrontarsi la squadra di Peppe (Gianfra, Giorgio, Marco, Andrea F.), quella di Gabrio (Il Decano, Fred, Marco De Caetani, Paolo Guidi), e quella di Ciro (Ettore, Clemente, Paolo, Valerio).

Chris deve tuttavia cozzare contro la sagacia organizzativa del Max, degno erede del Titolare del torneo, che in extremis ricontatta (e convoca, con rara presenza di spirito e acume strategico) Lorenzo “Ronaldo” Vanni, che un infortunio aveva anzitempo sottratto alle glorie dell’Olimpico, restituendolo alle fulgide battaglie dei campetti dilettantistici.  Grande è lo scorno degli astanti di fronte alle magìe funamboliche del campione marcantoniano, che, dopo un avvio stentato, fulmina la squadra di Chris nel finale relegandola alla finalina contro Peppe.

In finale 1° posto vanno infatti Ciro e Max, che stravince grazie alle prodezze del mitico Lollo (9-3, con parziale di 7 a 0 nel secondo tempo). Le altre due squadre sprofondano invece in un meritato anonimato.

 

A.D. 1998

Il torneo torna a quattro squadre, con la struttura due semifinali parallele, e due finali a seguire (1°-2° e 3°-4° posto), ancora al Circolo della Stampa.

Le squadre sono ormai stabili come capitano-intestatario, se non come composizione: Chris (Cacciatori, P. e R. Brichetto, F. Rossi Merighi, G. Zaccagnini), Gabrio (Decano, Gianfra, Mario, Fred), Ciro (Andrea Tondelli, Clemente), Max (Peppe, Giorgio, Luca Tantalo, Fabrizio).

La vittoria arride al Ciro, che batte Gabrio in finale, mentre nella piccola finale Max schiaccia Chris.

 

A.D. 1999

Torneo a quattro squadre al Circolo della Stampa.

La forzata assenza di Chris incorona Alex Cacciatori capitano della squadra in casacca verde (Alex Cacciatori, Paolo e Ruggero Brichetto, Filippo Rossi Merighi, Gianni Zaccagnini, Marco Marchiori).

La squadra di Ciro comprende Valerio Francione (Portiere), Alessandro Carrettoni, Andrea Longi, Clemente Ciaceri.

La squadra di Max schiera Peppe, Giorgio, Luca, Fabrizio.

L’assenza di Gabrio (ormai passato dalla parte dei coniugati e in quanto tale assente coatto) impone una squadra capitanata dal Decano e composta anche da Gianfra, Marco De Gaetani, Giorgio, Ciccio Bonatti, Federico Braguglia.

Le semifinali sono Max –Decano [5-4, con 1 goal di Luca, 1 di Max e 3 di Fabrizio contro 1 goal di Ciccio, 2 di Fede e 1 di Giorgio], e Alex Cacciatori – Ciro [6 – 5, con 2 goal di Caccia, 1 di Paolo, 2 di Marco e 1 di Ruggiero contro 1 di Ciro, 1 di Clemente, 3 di Alessandro].

La piccola finale vede Ciro battere [7 a 4] il Decano, che inaugura l’infausta tradizione del Cucchiaio di Legno destinato agli ultimi classificati.

La finale del primo posto consente a Caccia di incrementare il proprio Palmares battendo Max 6 a 4.

 

IL NUOVO MILLENNIO

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GLI ALBORI

  ANNI NOVANTA   ANNI DIECI

 

A.D. 2000

Torneo del Millennio, a quattro squadre,  al Circolo della Stampa.

L'ambito Trofeo PEPPE DAY Il temuto cucchiaio di legno

orneo a quattro squadre,  al Circolo della Stampa.

Caccia è ancora capitano della squadra in casacca verde (Alex Cacciatori, Paolo e Ruggero Brichetto, Filippo Rossi Merighi, Gianni Zaccagnini).

La squadra di Ciro è rivoluzionata, con la conferma di Valerio Francione (Portiere) e  Andrea Longi, e i nuovi innesti Matteo Scozzari e Paolo Liberati.

La squadra di Max schiera Peppe, Giorgio, Luca, Alessandro Febbraretti e Marco Gorgaini.

Gabrio riprende il comando della squadra che include Il Decano,  Gianfra, Marco De Gaetani, Federico Braguglia e il proditorio Stefano Ebner.

La squadra bianca (in piedi da sinistra, G. Stinco “Peppe”, A. Febbraretti, L. Tantalo; accosciati da sinistra M. Gorgaini, M. Stinco, G. Innocenti)

La squadra blu (in piedi Domenico, C. Tondelli “Cirovini”, Andrea Longi, Valerio Francione, Matteo Scozzari, Paolo Liberati)

La squadra "rossa" (da sinistra G. “Gabrio” Stinco, G. Vecchio, S. Ebner, F. Braguglia, M. De Gaetani, F. Pizzirani)

 

Le semifinali sono Gabrio –Ciro [6-3,  vince Gabrio] e Caccia – Max [6 - 2].

La piccola finale vede Ciro sconfiggere Max  [10 a 6]; il prode Maximus, pesantemente condizionato dall’assenza di un portiere se pur di infimo ordine, rileva mestamente  il Cucchiaio di Legno dal Decano.

La finale del primo posto è emozionante, con Gabrio e Caccia che si combattono senza esclusione di colpi; i tempi regolamentari si concludono in parità 3-3.  la finale si decide ai tempi supplementari con uno splendido Golden Goal del Decano (capocannoniere del torneo con 6 marcature), che consente alla sua squadra di aggiudicarsi il Trofeo Peppe Day, stabilendo un degno parallelo con le vicende calcistiche di quest'anno che hanno visto la Roma trionfare in primavera.

I vincitori presentano festanti il Trofeo Peppe Day.

 

A.D. 2002

Seconda edizione del Trofeo Peppe Day, a quattro squadre,  al Circolo della Stampa.

Caccia è ancora capitano della squadra in casacca verde (Alex Cacciatori, Paolo e Ruggero Brichetto, Filippo Rossi Merighi, Gianni Zaccagnini).

La squadra di Ciro conferma Valerio Francione (Portiere),  Andrea Longi, Clemente Ciaceri, e introduce Gianandrea Strukelj.

La squadra di Max schiera  Giorgio, Peppe, Luca, Marco, Santo e Gustavo (Portiere).

Il Decano guida la squadra composta da Mario, Davide Marchi, Davide Motta, Gianfra e Fred. Gabrio risulta assente per motivi coniugali che lo portano sempre più di frequente a pascolare dalle parti della opulenta Firenze.

Le semifinali sono Max –Ciro [3-8] e Caccia – Decano [3-5], quest'ultima in un clima rovente con scontri e falli protervi.

La piccola finale vede Caccia battere Max, che per il secondo anno consecutivo porta  il Cucchiaio di Legno a riposare sul caminetto.

La finale del primo posto incorona Ciro vincitore ai danni della combattiva squadra del Decano; Ciro diventa il secondo detentore del Trofeo Peppe Day.

F. “Ciccio” Bonatti, C. “Ciro” Tondelli, F. “Decano” Pizzirani, G. “Gabrio” Stinco

La squadra di Gabrio: da sinistra in alto Domenico (un aggregato), Marco, Alessandro Corsi,  Il Decano, Fred Braguglia, F. “Ciccio” Bonatti, Gianfra,

Gabriele

 

 

A.D. 2004

Causa fortunale abbattutosi sulla Capitale e conseguente impraticabilità di campo, l’edizione del 2004 non viene disputata.

 

A.D. 2005

Dopo la forzata interruzione del 2004, il Protomartire del 2005 torna a salutare le squadre partecipanti alla XIV edizione. In una bella mattina invernale le squadre si radunano per sperimentare una nuova formula, quella del girone all’italiana, escogitata per minimizzare l’effetto del sorteggio iniziale e rendere le partite più “tirate”.

Max schiera una formazione alquanto rimaneggiata, grazie all’inserimento di Andrea Longi (prestato generosamente da Ciro), di Giorgio, bibliotecario ingaggiato da Flaminia, e di Foster, abilissimo seminarista / giocatore africano, destinato a portare scompiglio nelle difese avversarie.  Le altre squadre mantengono generalmente le formazioni tipo.

I risultati sono i seguenti:

 

Carlo – Gabriele          1-4

Chris – Max                1-2 (Brichetto; Foster, Giorgio)

Chris – Carlo               2-0

Max – Gabriele            2-2 (Foster [2])

Carlo – Max                3-4 (Foster [2], Giorgio, Andrea)

Gabriele – Chris           1-4

 

Viene così stilata la classifica finale:

Max                 7

Gabrio             4

Chris                6

Ciro                 0

Dopo anni di trionfi, Carlo “Ciro” Tondelli sperimenta l’ignominia del cucchiaio di legno, mentre Max festeggia il ritorno del trofeo dopo  lungo attesa.

 

A.D. 2006

In via eccezionale, vista l’imminente spedizione africana di due irrinunciabili giocatori (Max & Il Decano), la XV edizione del torneo viene disputata Domenica 17 Dicembre. Viene confermata la formula del girone all’italiana, nonostante le quattro squadre siano racimolate un po’ a fatica, tranne quella inossidabile del subdolo Ciro, adescatore di giovani virgulti dalle notevoli potenzialità calcistiche.

La squadra di Brichetto (Chris, G. Zaccagnini, Brichetto senior, Brichetto junior, Mr. X)

La squadra di Ciro (Ciro, A. Longi, G. Maiolini, M. Scozzari, V. Francione [accosciato])

La squadra di Gabrio (Peppe, Il Decano, S. Fontana, Gabrio, Nino). Nella foto manca Marco, infortunatosi.

La squadra di Max  (L. Longi, Max, A. “Roscio” Millarelli, Chris, Giorgio)

 

Il primo turno vede confrontarsi Ciro e Gabrio, e Max – Brichetto.  Causa la defezione di alcuni componenti della squadra di Max si assiste ad un certo rimaneggiamento, con Chris ceduto “generosamente” dalla squadra di Brichetto.   L’irlandese volante si trova dunque a combattere contro i suoi alleati di sempre!  Le partite si chiudono 4-0 per Ciro e 4-2 per Brichetto.  Il primo turno evidenzia dunque lo stacco tra le squadre rimaneggiate (o meglio, inventate lì per lì..) e quelle collaudate da tempo.

Il secondo turno vede il confronto tra Ciro e Max, e Gabrio-Brichetto.  L’affiatata squadra cirica ha facile gioco contro i cinque bianchi di Max, aggiudicandosi lo scontro per 6-2.  L’altra partita risulta molto più equilibrata, finendo 2-2, con il gol del pareggio ottenuto dai Brichettos all'ultimo secondo del recupero, recupero resosi necessario per l'infortunio che ha costretto Marco, la punta di diamante della squadra di Gabrio, ad uscire e abbandonare il torneo, sostituito da Peppe.  A questo punto dunque la classifica vede in testa Ciro con 6 punti, seguito da Brichetto con 4, Gabrio con 1 e Max a zero.

Il terzo turno vede dunque confrontarsi direttamente i due candidati alla vittoria finale (Ciro e Brichetto), e quelli al cucchiaio di legno (Gabrio e Max).   Nella combattuta partita tra Gabrio e Max (con una defezione per parte, Marco e Chris, che obbligano ad uno sfibrante confronto 4 contro 4), Gabrio evita il famigerato cucchiaio vincendo 8-6.  Nulla vale a Max la tripletta personale e l’ottima prova dei suoi compagni (Giorgio, Adriano, Luca).

Il Ciro affronta determinato la finale, sapendo che può aggiudicarsi definitivamente il Trofeo Peppe Day, avendolo già vinto due volte.  E la sua squadra non lo tradisce: corre, segna, lo serve diligentemente, trascinandolo alla vittoria per 5-2.

La classifica finale vede dunque Ciro a punteggio pieno (9 punti), Brichetto e Gabrio ex-aequo a 4 punti e Max mestamente a 0 punti. Ciro festeggia dunque la conquista del Trofeo!!!

Il titolare del Torneo consegna definitivamente il Trofeo al vincitore di tre edizioni  (2002, 2003, 2006)

 

A.D. 2007

Si riparte!!!  Dopo l’assegnazione in via definitiva del precedente trofeo al subdolo Ciro, un nuovo simbolo trionfale viene messo in palio per le successive edizioni del torneo, che torna alla sua tradizionale collocazione del 26 Dicembre.

Il  nuovo Trofeo Peppedei

Le formazioni risultano peraltro alquanto rimaneggiate; un fatto nuovo di notevole entità ha di fatto partorito nuovi equilibri nel tessuto sportivo dell’evento.  Si tratta della nascita e folgorante affermazione del Phileas Fogg Club, cui appartengono numerosi partecipanti.  In coincidenza con l’istituzione del nuovo trofeo, viene naturale al nobile consesso dei sodali di celebrare la nuova stagione sportiva istituendo la squadra del club.  La compagine raccoglie i seguenti sodali: SF Carlo / Ciro, SF Gabriele, SF Gianfra, SO Giorgio, SF/MT Francesco il Decano,  SF/MC Max.  La squadra viene altresì rinforzata con i preziosi innesti di Marco/Mario e – udite udite – il redivivo Ciccio Bonatti.  La squadra decide di dotarsi di una veste adeguata alla raffinata eleganza propria del club, rivolgendosi a una maglia retrò risalente agli anni Venti.

Da sin. in piedi: Francesco "Ciccio" Bonatti, Francesco "Il Decano" Pizzirani, Giorgio Innocenti, Carlo "Ciro" Tondelli,

accosciati: Marco "Mario" De Gaetani, Gianfrancesco "Gianfra" Vecchio, Gabriele "Gabrio" Stinco

 

La nuova formazione comporta un riassestamento della squadra ex-cirica, che viene finalmente capitanata da Andrea Longi, vero autore, insieme ai sui giovani e aitanti compagni, delle precedenti vittorie usurpate dall’ineffabile Ciro.  La nuova squadra si presenta con una simpatica veste che preannunzia il difficile compito che toccherà agli avversari.

I Sith: A. Longi, G. Maiolini, ?, M. Scozzari, V. Francione [accosciati]

La squadra di Caccia non subisce estesi rimaneggiamenti, si rimarca solo la forzata assenza dal campo di Chris, per motivi fisici.

I Caccia/Brichettos: Brichetto junior, G. Zaccagnini, Brichetto senior, , Mr. X, A. Cacciatori (accosciato)

La novità più rilevante è la quarta squadra, capitanata da Stefano Fontana e formata da esordienti del torneo.

Gli esordienti Fontanili: da sin. in piedi Stefano, Shandi, ?; accosciati Leopardo, Giacomo, Nino

Il Torneo si svolge con la formula del girone all’italiana, con partite di mezz’ora su due campi in parallelo.  Nella prima partita la squadra dei Sith di Andrea Longi batte la nuova di Stefano Fontana in una serrata partita, finita 6-4.  L’esordio della squadra del Phileas soffre della mancanza di coesione e allenamento, soccombendo alla esperta squadra di Caccia per 3 reti a 8.  Si ricorderà a lungo la prodezza di Ciccio Bonatti, che batte imparabilmente il portiere avversario con un deciso colpo di natiche.

Nel secondo turno si affrontano le vincenti di ciascuna partita contro le perdenti dell’altra.  La squadra di Stefano Fontana conferma di essere un osso duro da rodere, perdendo di misura 2 a 3 con la squadra di Caccia.  La squadra Phileasiana riesce a trovare un po’ di amalgama e organizzazione, e disputa la partita ai giovanissimi Sith più di quanto non dica il risultato finale (5 a 2 per la squadra di Longi).

Il terzo e ultimo turno vede due scontri ferali, l’uno per il titolo tra i Sith e la squadra di Caccia, e l’altro con il coltello tra i denti per evitare il cucchiaio di legno tra i Phileasiani e i Fontanili.  Lo scontro più temuto si conclude con un vibrante pareggio 4-4, con goal decisivo a 30’’ dalla fine per il Phileas.  Nella “finale” i Sith fanno valere tutto il vigore dei loro giovani garretti (e del lato oscuro della Forza…) stracciando la stanca squadra di Caccia per 11 reti a 3.

 

Il 2° trofeo Peppe Day viene dunque assegnato alla squadra dei Sith, che festeggia appropriatamente.  Il cucchiaio di legno, visto l’ex-aequo in punteggio tra la squadra Phileasiana e quella Fontanile, non viene assegnato; viene comunque deliberato che venga custodito per l’anno a venire da Ciro, in opportuno riconoscimento delle sue passate usurpate glorie.

(Dagli Annales di Maximus Diaconus), A. D. MCMXCVIII

 

A.D. 2008

Nonostante i neri presagi di stampo meteorologico, il torneo della stagione delle alluvioni si svolge sotto un cielo plumbeo ma senza precipitazioni, nella canonica data del 26 Dicembre. A gran voce i partecipanti richiedono che sia ripristinata la formula del sorteggio delle semifinali, con finale e piccola finale da disputarsi rispettivamente tra vincitori e sconfitti.  Le squadre partecipanti sono sostanzialmente quelle dell’anno precedente, con qualche rimaneggiamento dovuto ad assenze e ritardi (Giorgio il bibliotecario e il suo amico del 2008 vagheranno generosamente di squadra in squadra per tamponare le falle, e Max disputerà la semifinale nelle file dei verdi Brichetti, tristemente privi di Caccia e Chris).

 

 

I Brichetti (con Chris)

 

Il Phileas Fogg 2008

 

 

I Fontanili

 

I Sith

Il sorteggio prevede la squadra dei Brichetti contro i Fontanili (assai rinforzati a dire il vero, con selezioni internazionali e duri programmi di allenamento…), e la nobile squadra del Phileas contro i vincitori del 2007.  Il turno eliminatorio, della durata di 50’, sarà estremamente combattuto ed equilibrato.

La partita tra i Brichetti e i Fontanili finisce 4-5, dopo che i primi erano andati in vantaggio per ben 3-1.  Nonostante la buona giornata di Ruggero Brichetto, inedito portiere, e i tre goal di Filippo Rossi Merighi, uniti a quello dell’ospite MC Max, nel finale la squadra di Stefano Fontana prevale di misura.  Fatale probabilmente la mancanza dell’esperienza in difesa del sommo A. Cacciatori, assente ingiustificato…

 

L'attribuzione del cucchiaio di legno a Ruggero Brichetto

 

L'inaspettato trionfo dei Fontanili

L’altra semifinale è ancora più vibrante. La squadra del club affronta i temibili Sith senza timori reverenziali, schierando SF Gabrio tra i pali, i rigenerati SO Giorgio, SF Ciro e SF/MT Decano, insieme agli esterni Marco/Mario e Giuseppe.  I tempi regolamentari si chiudono con il risultato di 5-5, imponendo così il duello ai calci di rigore.  SF Decano si schiera tra i pali, visibilmente emozionato.  La prima serie di tiri, al cardiopalma, annovera una parata di SF Decano seguita all’errore da dischetto del SO Giorgio (Thierry Henry), terminando 4-4.  Non resta che ricorrere ai tiri addizionali, e qui l’emozione sopraffà il povero MT che colpisce malamente la sfera, regalando la finale ai servi del Lato Oscuro.

La piccola finale vede la squadra del club agguerrita e determinata a vendicare l’onta subita.  La formazione riassume una connotazione più tipica, con il rientro del MC SF Max e l’abbandono dello straniero Giuseppe.   

Il Titolare del torneo premia Stefano Fontana, capitano dei Fontanili

I Brichetti ereditano Giorgio il bibliotecario e vanno clamorosamente in vantaggio dopo 30”, con un tiraccio da centrocampo di Filippo RM che sorprende tutti, infilandosi all’angoletto.  Ma ciò non sconforta i caricatissimi Phileasiani, che cominciano a sciorinare gioco, inventando scambi stretti e triangolazioni, con un Marco/Mario in grande spolvero e finalmente a pieno servizio per tutti i 50’; MT SF Decano affronta la partita con l’occhio iniettato di sangue, e SO Giorgio e SF Ciro dimostrano pubblicamente il grande affiatamento raggiunto durante le partite del giovedì sera.  MC SF Max è fiero di rientrare nella sua squadra e lo dimostra pareggiando il conto con un piattone rasoterra su preciso passaggio di Marco/Mario.  E’ il “LA” per il concerto del Phileas: i goal si susseguono a ritmo frenetico, e il club giunge a condurre per ben 7 a 2 nel giro di una ventina di minuti.  I Brichetti, senza riserve e decisamente stanchi, non riescono più ad equilibrare le sorti della partita, anche grazie al talento dimostrato dal SF Gabrio, che devia più di una palla destinata alla rete. Il Club vince quindi la piccola finale con un netto 10-4, con 4 goal di MC SF Max, con un notevole rammarico per la finale mancata davvero per un soffio.

La Finale per il primo posto è davvero combattuta.  I detentori del trofeo disputano il suddetto sino alla fine, cedendo quindi per 3-2 alla incredibilmente maturata squadra dei Fontanili, che festeggiano esultanti la prima vittoria nel mitico Torneo del Protomartire.

 

A.D. 2009

Anche per quest'anno vengono confermate le canoniche quattro squadre ormai tradizionalmente legate al massimo trofeo natalizio: scendono dunque in campo i Brichetti nella loro consueta formazione ormai peraltro orfana di Chris ritiratosi dal calcio giocato; il Phileas Fogg arricchito dal nuovo promettente elemento Billo, inserito nella speranza di sollevare la misera situazione agonistica della gloriosa compagine; i Fontanili baldanzosi campioni in carica e gli ambiziosi Sith, consapevoli della loro forza in virtù anche della migrazione ormai definitiva del SF Ciro ad altra squadra.

 

 

Il Phileas Fogg. Da sinistra in piedi: MT Decano, Marco "Mario" De Gaetani, SF Ciro, SF Gabriele; accosciati da sinistra: SO Billo, SO Giorgio, MC Max

 

I Fontanili: Stefano, ?, Giacomo, ?, Leopardo, Nino

 

 

I Brichetti

 

I Sith, talmente sicuri dell'affermazione finale, hanno deciso di non posare e di limitare la loro epifania mediatica all'immagine vittoriosa del proprio condottiero Otti

La classica formula di semifinali e finali ha portato al sorteggio iniziale dei due scontri Brichetti-Fontanili e Sith-Phileas Fogg. Mentre nella prima partita c'e' stata la prima clamorosa sorpresa del torneo con l'inattesa sconfitta dei campioni in carica per 3-2 (doppietta di Dellavalle e rete di R. Brichetto per i vincitori, inutili marcature di Pernice e Muratori per i Fontanili), nell'altra semifinale il pronostico è stato rispettato nonostante le aspettative del Phileas Fogg che confidava nell'innesto di Billo e nella presenza di Marco, oltre che nel doppio cambio disponibile, per migliorare le proprie prestazioni. Il risultato finale, 7-3 (doppietta di Murgia, tripletta di Otti, gol di Peppe e Lemon per gli esponenti del Lato Oscuro; doppietta di Marco e sigillo del MC Max per i malcapitati gentlemen) parla da solo e proietta in finale i Sith contro i sorprendenti Brichetti e pone una seria ipoteca sul successo finale, che peraltro si realizza puntualmente nella partita per il primo posto la quale si risolve in un'altra goleada degli oscuri che travolgono gli avversari per 5-2 (doppiette di Peppe e Otti, capocannoniere del torneo, e gol di Lemon) e conquistano il trofeo per la seconda volta in tre anni, rendendo così evidente il vantaggio di aver seminato il subdolo Ciro. Nella piccola finale il Phileas Fogg evita il cucchiaio di legno impattando 4-4 con i Fontanili: ancora una volta, vista la situazione di ex-aequo, il ligneo strumento non è stato conferito ad alcuno.

Si vedrà il prossimo anno!